Capelli belli e sani anche in estate: rimedi naturali

Con l’arrivo dell’estate non dobbiamo pensare a proteggere solo la nostra pelle ma anche i capelli. Sì, perché l’azione combinata di acqua salata, sole e vento non è propriamente un toccasana per la loro salute. Ma non temete, i vostri capelli hanno più di una possibilità di superare indenni le vacanze estive, ma solo se seguirete alcuni semplici consigli.

Per prima cosa vediamo quali sostanze ci possono aiutare a mantenere la nostra chioma sana e fluente. Gli oli occupano i primi posti in questa lista, in particolare: l’olio d’oliva, che funge da filtro protettivo per i capelli, quello di arachidi, che rinforza e nutre, e quello di jojoba, ricco di proprietà nutritive e antiossidanti, ideale anche perché meno grasso degli altri.

Sono ottimi alleati anche il burro di karité e l’aloe vera, che idratano il capello anche durante l’esposizione al sole.

Cosa fare e cosa evitare durante l’estate

Tagliateli prima delle vacanze, in modo da averli sani e forti e non già deboli e sfibrati. Sarebbe meglio abbandonare piastre e ferri arricciacapelli per tutta la stagione estiva, in caso contrario aggiungereste loro ulteriore stress, contribuendo a rovinarli. L’ideale sarebbe non usare neanche il phon, lasciando che si asciughino da soli, ma mi rendo conto che questo non è sempre possibile, quindi cercate di usarlo il minimo indispensabile e a debita distanza dal cuoio capelluto (circa 30 cm).

Per limitare l’azione dannosa di salsedine, sole e vento, teneteli legati il più possibile, eviterete così l’effetto crespo e i nodi, in particolare nei capelli lunghi. Non usate fermagli di metallo che surriscaldandosi potrebbero danneggiare il cuoio capelluto, meglio elastici e fascette non troppo stretti.

Evitate di lavarli tutti i giorni, se non avete fatto il bagno, rinviate il lavaggio al giorno dopo. Usate sempre uno shampoo delicato e un buon balsamo, utili a idratare e irrobustire i capelli e sciogliere i nodi, rendendoli più morbidi e lucenti.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *