Nella categoria “gamberi” rientrano tante varietà che in pochi conoscono, e dei quali i più ignorano le caratteristiche specifiche e il modo migliore per cucinarli, in modo di esaltare tutto il loro sapore. Per questo motivo oggi ho deciso di fornirvi una guida per conoscere le varie tipologie di gamberi e le tecniche per sceglierli, conservarli e cucinarli.
I gamberetti sono la specie più piccola, ne esistono di due tipi: i bianchi (o grigi) e i rosa. I primi sono perfetti per la frittura, i secondi invece sono adatti in particolare per la preparazioni di sughi. Il loro prezzo varia a seconda della stagione: meno cari d’inverno per la maggiore facilità nel pescarli, più costosi d’estate.
I gamberi sono quelli di taglia media. I più famosi, e anche i più buoni, sono quelli rossi. Ottimi crudi, oppure sbollentati e poco conditi.
I gamberoni sono ancora più grandi dei gamberi e il loro colore varia dal corallo al cardinale. Possono essere cucinati in mille modi, ma se volete esaltare tutto il loro sapore, preparateli alla griglia.
Di una taglia ancora maggiore le mazzancolle, o “gamberoni imperiali”, ottimi al vapore o alla piastra.
Concludiamo con i gamberi di fiume. Quelli selvaggi non esistono praticamente più, nella maggior parte dei casi sono di allevamento, fatto che non ne preclude il sapore squisito, tipicamente dolciastro. Per questo motivo si sconsiglia di non farli fritti, meglio al sugo per esaltare il loro gusto particolare.
Scelta e conservazione
Per tutte le tipologia di gambero è essenziale guardare il colore e l’aspetto. Non acquistate quelli che presentano sulla superficie delle macchie scure. Il corpo deve essere sodo e rigido e la corazza non deve staccarsi. E soprattutto, non dovete sentire un forte odore di ammoniaca. Dovranno essere freschissimi, in caso contrario lasciateli lì sul banco!
Per quanto riguarda la conservazione, dovete sapere che non durano più di un giorno in frigorifero, per questo sarebbe meglio riporli in un sacchetto da freezer e congelarli. In alternativa potete bollirli, così si conserveranno in frigo qualche giorno in più (tre massimo).