Come riciclare la frutta: friggiamola!

frutta frittaCon le alte temperature, si sa, non è facile conservare al meglio la frutta, ma la soluzione esiste! Invece di gettarla via quando inizia ad essere troppo matura, utilizzatela per realizzare un gustoso dessert facilissimo da preparare! Può essere un ottimo modo anche per consumare tutta la frutta presente in casa prima di partire per le vacanze.

È un dolce che può essere servito sia tiepido che freddo. Di cosa stiamo parlando? Della frutta fritta! Potete prepararla caramellata o semplicemente spolverizzata con lo zucchero a velo.

Partiamo dagli ingredienti di cui avrete bisogno: frutta mista, 200 g di farina 00, ½ cubetto di lievito di birra, 1 limone, zucchero semolato, olio per friggere. Preparate la pastella mescolando la farina con il lievito sciolto in poco acqua tiepida. Coprite il recipiente e lasciate riposare per un’ora. Nel frattempo sbucciate e tagliate la frutta a spicchi, dividetela in più ciotole: ogni contenitore dovrà contenere solo i pezzi di un determinato frutto.

In ogni ciotola aggiungete la scorza e il succo del limone insieme a un po’ di zucchero. Mescolate bene e lasciate marinare la frutta per qualche minuto. Prendete la pastella e immergeteci i pezzi di frutta, dovranno risultare coperti in maniera uniforme. Friggeteli nell’olio bel caldo fino a farli diventare ben dorati. Adagiateli poi su della carta assorbente.

A questo punto avete due opzioni: potete decidere di spolverizzarli con lo zucchero a velo o caramellarli. Per la seconda opzione, il procedimento necessita di una spiegazione. Avrete bisogno di: 500 g di zucchero e acqua ghiacciata. Prendete un pentolino d’acciaio e versate lo zucchero un cucchiaio alla volta, fatelo sciogliere a fuoco basso senza mescolare, ma ruotando lentamente il pentolino. Dovrete ottenere un caramello bruno. Infilzate con uno stecchino i pezzetti di frutta e immergeteli nel caramello, fate sgocciolare quello in eccesso e poi tuffateli nell’acqua ghiacciata, così facendo il caramello si solidificherà.

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