Ciliegie: come sceglierle e conservarle

Sui banchi della frutta e verdura stanno arrivando le prime ciliegie, segnale che ormai l’estate è alle porte. Ma quali regole dobbiamo seguire per acquistare le migliori e conservarle adeguatamente una volta portate a casa? In questo articolo vi svelerò alcuni trucchi per gustare a pieno le vostre ciliegie, senza incappare in spiacevoli inconvenienti.

Prima di tutto, è bene che voi sappiate che questo frutto, una volta staccato dall’albero, non continua nella maturazione, è quindi fondamentale acquistare quelle già mature. Come riconoscere il grado perfetto di maturazione? Spesso capita di acquistarle o troppo dure, quindi acerbe, o troppo molli, cioè troppo mature. Le ciliegie pronte da mangiare devono essere lucide, carnose e con il picciolo verde, diritto e ben fissato al frutto. Fate attenzione anche alla polpa, se è troppo chiara significa che la ciliegia è acerba, se troppo scura invece, il frutto è andato oltre la maturazione.

Per quanto riguarda invece la conservazione, ricordate che le ciliegie hanno tempi piuttosto ristretti: 2-3 giorni. Se non le consumate subito, è consigliabile conservarle in una busta di cartone, sistemandole nella parte meno fredda del frigo, evitate i sacchetti di plastica. Inoltre, è buona norma lavarle sotto l’acqua solo prima di consumarle, senza staccare il picciolo.

Esistono diverse varietà, che si differenziano tra loro per colore, consistenza e sapore. Possiamo dividerle in due grandi gruppi: quelle a polpa tenera, chiamate per questo motivo tenerine, e quelle a polpo dura, le duracine. Al primo gruppo appartengono ciliegie più piccole e succose come la moretta di Cesena, nel secondo troviamo frutti più grandi come le bigarreau. A questi due gruppi se ne aggiunge un terzo rappresentato da quelle più aspre come la l’Amarena. Tra tutte, l’unica varietà ad aver ottenuto il marchio igp è la Marostica, caratterizzata da un colore rosso intenso e dalla polpa mediamente soda. La trovate in commercio da maggio a fine giugno.

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